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L’omicidio Di Marat: Gli 11 Colpi Che Cambiarono La Storia

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L’omicidio di Marat: gli 11 colpi che cambiarono la storia

Mentre cammino per le strade di Parigi, la città che ha visto nascere e morire un’epoca, non posso fare a meno di pensare a gli 11 colpi che uccisero Marat. Quella notte del 13 luglio 1793, la storia francese cambiò per sempre. Jean-Paul Marat, giornalista e rivoluzionario, fu ucciso a coltellate nella sua vasca da bagno da Charlotte Corday, una giovane donna proveniente dalla nobiltà francese. Ma cosa spinse Corday a compiere un tale atto? E quali furono le conseguenze di quel gesto?

La vita di Marat prima dell’omicidio

Marat era nato a Boudry, in Svizzera, nel 1743. Studio medicina a Parigi e divenne un medico, ma la sua vera passione era la politica. Durante la Rivoluzione francese, Marat divenne un eroe della folla, grazie alle sue vibranti denunce dei controrivoluzionari e dei realisti. Il suo giornale, "L’Ami du Peuple", era letto da tutta Parigi e le sue parole avevano il potere di incitare alla violenza.

La salita al potere di Marat

Dopo la caduta della Bastiglia, Marat divenne un membro attivo del Club dei Giacobini, un gruppo di radicali che sostennero la Rivoluzione. La sua influenza crebbe rapidamente e divenne un vero e proprio "padre della Rivoluzione". Tuttavia, la sua sete di potere e la sua brutalità lo resero anche molti nemici.

Charlotte Corday e i motivi dell’omicidio

Corday, una giovane donna di 24 anni, proveniva da una famiglia nobiliare. Era stata educata nel convento delle Orsoline e aveva una profonda avversione per la Rivoluzione. Quando scopri che suo fratello era stato ucciso dai sostenitori di Marat, decise di agire. Si infiltrò nella cerchia di Marat, guadagnò la sua fiducia e lo uccise nella sua vasca da bagno.

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Gli 11 colpi che cambiarono la storia

La notte del 13 luglio 1793, Corday si presentò a casa di Marat, dove lo trovò immerso nella sua vasca da bagno. Marat stava soffrendo di una grave forma di eczema e passava molte ore al giorno nella vasca per alleviare il dolore. Corday lo colpì ripetutamente con un coltello, infliggendogli 11 ferite mortali.

Le conseguenze dell’omicidio

L’omicidio di Marat scatenò una reazione a catena. I Giacobini, guidati da Georges Danton, iniziarono una serie di arresti e condanne a morte contro i sospettati di aver cospirato contro la Rivoluzione. La Terrore, come venne chiamata questa fase della Rivoluzione, durò per due anni e causò la morte di migliaia di persone.

La morte di Corday

Corday fu arrestata immediatamente dopo l’omicidio e processata per assassinio. La difesa di Corday fu che aveva agito per motivi patriottici e che Marat era un pericolo per la Francia. Tuttavia, la corte non fu convinta e Corday fu condannata a morte per ghigliottina. La sua esecuzione avvenne il 17 luglio 1793, solo quattro giorni dopo l’omicidio.

L’eredità di Marat

Marat è ancora oggi un personaggio controverso nella storia francese. Alcuni lo considerano un eroe della Rivoluzione, altri un mostro assetato di sangue. Tuttavia, è indubbio che Marat sia stato un personaggio chiave nella storia francese e che il suo omicidio abbia cambiato il corso della Rivoluzione.

Gli 11 colpi che uccisero Marat: un atto che cambió la storia

In sintesi, gli 11 colpi che uccisero Marat furono un atto che cambiò la storia della Francia e dell’Europa. L’omicidio di Marat scatenò una reazione a catena che portò alla morte di migliaia di persone e cambiò il corso della Rivoluzione. Tuttavia, è anche importante ricordare che Marat era un personaggio complesso e che il suo omicidio fu solo l’inizio di una serie di eventi che avrebbero cambiato la storia del mondo.

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